La prima sede dell’Hydrogen Innovation Center nasce a Modena

Grazie alla collaborazione tra Snam e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, sarà inaugurata a Modena la prima sede dell’Hydrogen Innovation Center.  

Nel centro modenese lavoreranno, nella fase inziale, quattro ricercatori dell’ateneo di Modena e Reggio Emilia con il supporto di personale Snam. Il loro scopo è di accelerare lo sviluppo del settore e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici nazionali ed europei. Il lavoro si concentrerà su tre aree di studio:

  • l’automazione delle filiere produttive di elettrolizzatori e celle a combustibile;
  • un prototipo di stazione di rifornimento di idrogeno realizzato nell’università con tecnologia italiana;
  • nuove applicazioni a supporto dei veicoli a guida autonoma nonché soluzioni IoT e AI (Artificial Intelligence) per la mobilità del futuro.

Qui, start-up e provider tecnologici potranno sviluppare i loro progetti e trovare potenziali applicazioni. In seguito, al centro modenese si affiancheranno altri hub, tra cui uno con un’università degli Stati Uniti.

La missione dell’Hydrogen Innovation Center

Come afferma Cosma Panzacchi, vicepresidente di Snam, l’obiettivo di Snam è ben preciso.

“La missione dell’Hydrogen Innovation Center è costruire un’alleanza tra imprese e mondo della ricerca per favorire la nascita di nuove aziende e progetti. L’obiettivo è proporre i primi progetti al mercato ed estendere la rete di partnership anche all’estero entro i prossimi due anni”.

Il vicepresidente continua spiegando che “Snam vuole consentire all’Italia di cogliere i benefici ambientali ed economici per una vera e propria rivoluzione energetica. Infatti, l’idrogeno offre vantaggi che nessun altro combustibile possiede. Può essere prodotto da fonti rinnovabili senza emissioni di CO2, può sostituire i combustibili fossili in molte applicazioni, il trasporto è più economico rispetto all’elettricità”. Nel centro Snam le attività di ricerca e sperimentazione andranno dalle tecnologie di produzione alle infrastrutture di trasporto e stoccaggio fino agli usi finali. Ad esempio, ci si occuperà delle applicazioni nel settore siderurgico e in quello dei trasporti pesanti (camion a celle a combustibile, navi e treni).

L’importanza dell’idrogeno

L’idrogeno rappresenta una grande occasione per l’Italia. Con le risorse del Recovery Plan il nostro Paese potrebbe diventare un nuovo hub energetico europeo, grazie alle sue caratteristiche climatiche e ambientali particolarmente favorevoli. In particolare, il Sud Italia, con il passaggio dalle fonti di energia tradizionali, ad esempio, al solare e all’idrogeno, ha un vantaggio competitivo. Inoltre, come ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, questo può portare alla creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

L’Europa ha reso l’idrogeno un pilastro del Green Deal, quindi del percorso verso la carbon neutrality. Secondo Commissione Europea, entro il 2030 il continente sarà in grado di produrre almeno 40 GW di idrogeno da fonti rinnovabili. L’Italia sarà sicuramente protagonista grazie all’attenzione crescente delle istituzioni e l’interesse sempre maggiore da parte delle industrie.

Cosma Panzacchi afferma “Le infrastrutture avranno un ruolo chiave e Snam è pronta a fare la propria parte. Per sfruttare questa opportunità, creando ricchezza e potenziando l’industria italiana, anziché altri sistemi, sarà necessario che gli investimenti siano indirizzati verso progetti chiari e credibili. Oggi ancor più di ieri è necessario evitare qualunque tipo di overspending e spreco di capitale”.

Fonti: https://www.corriere.it/economia/21_maggio_26/idrogeno-nasce-centro-d-innovazione-italiano-prima-sede-sara-modena-51dc6490-be04-11eb-a5e7-170774e96424.shtml

www.ansa.it

Foto: Snam

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