BeLabs ha sviluppato H2PS: un sistema smart e rivoluzionario

H2PS (Hydrogen Power/Personal System) è un progetto sviluppato da BeLabs basato sull’utilizzo dell’idrogeno. L’idea nasce in seguito ad una riflessione sui problemi ambientali del nostro secolo. Infatti, negli ultimi anni la produzione di energia elettrica e l’eccessiva produzione di risorse fossili (nucleare, eolica e solare) hanno avuto un grande impatto. Inoltre, i sistemi di trasmissione e di distribuzione dell’energia, dalle centrali agli utilizzatori, sono inefficienti, poiché le tratte sono troppo lunghe e gli impianti obsoleti. In più si è avvertita la necessità di una gestione intelligente dell’energia e delle risorse ambientali.

Cosa fa H2PS?

H2PS permette ai singoli di avere una propria scorta di energia, non basata sulla classica batteria. Per evitare problemi di dispersione, si è deciso di lavorare su una sola sorgente, ma anche al livello di accesso alla rete di distribuzione (in cui potrebbero esserci perdite intrinseche). Lo sviluppo di H2PS è dato dagli alti costi attuali dell’energia, ma anche dalla volontà di ridurne l’impatto ambientale.

H2PS è una stazione personale a idrogeno, che, come precedentemente detto, non necessita di una batteria. È composto da tanti piccoli blocchi modulari da 5 kW l’uno. Ad esempio, se pensiamo ad una famiglia, potrebbe essere necessario un solo blocco, mentre per un condominio 4 o 5 blocchi potrebbero essere uniti fino ad arrivare ad una quantità maggiore di energia gestibile. Questi device permetterebbero di mettere da parte l’energia prodotta e di riutilizzarla per altre necessità. Ad esempio, potremmo ricaricare la nostra macchina a idrogeno o spendere l’energia in caso di mancanza di quella solare. Nel caso in cui si abbia un’eccedenza di energia, questa potrebbe essere ceduta agli altri appartenenti della nostra comunità energetica. O potrebbe semplicemente essere rimessa in rete!

Mobilità elettrica e circolarità

Il sistema H2PS avrebbe un ottimo risvolto sulla mobilità elettrica. Tutti conosciamo ormai i limiti del Full-Electric, ovvero i tempi di ricarica, lo smaltimento delle batterie e l’inquinamento per la produzione del mezzo. Un altro limite è l’assenza di uno standard commerciale per le batterie autonome. I tempi di ricarica sono molto lunghi: la batteria di una macchina media richiede circa 8 ore al massimo della potenza! Se tutti gli abitanti di un condominio avessero un’auto elettrica, il sistema di alimentazione dell’intera zona sarebbe messo in crisi. A tal proposito H2PS sarebbe una soluzione integrata.

Potremmo parlare di circolarità nella gestione dell’energia, data dalla necessità di ridurre l’inquinamento. Per fare questo, è tuttavia necessario avere consapevolezza dell’impatto ambientale dell’energia e successivamente regolarne il consumo. L’idea potrebbe essere di creare delle comunità energetiche per ottimizzare la produzione e i consumi, in cui ogni utente sia al contempo produttore e consumatore di energia. Quest’ultima potrebbe essere accumulata, stoccata e utilizzata in vari modi. Potrebbe essere ceduta ai vicini di casa o alle piccole aziende nei paraggi, in caso di bisogno. Questa soluzione sarebbe stata impossibile fino a qualche tempo fa, ma oggi la creazione di comunità energetiche è autorizzata dal ministero dello sviluppo economico.

Gli sviluppi del progetto H2PS

Il punto centrale del progetto è l’idea che l’armonizzazione della produzione, dell’utilizzo e dello stoccaggio rappresenti la soluzione. Ridurre lo spreco e prediligere l’autoconsumo permetteranno di ridurre i costi e accelerare il tempo di ammortizzamento dell’impianto. Inoltre, è necessario sfruttare il meno possibile l’energia di rete che ha un elevato costo di trasporto con perdita di efficienza della rete di distribuzione. In questo quadro generale, H2PS rappresenta una soluzione green ad un nuovo problema: l’approvvigionamento distribuito di energia elettrica.

A tal proposito, BeLabs intende testare una piccola rete di questi device per studiarne bene l’andamento e di conseguenza anche i comportamenti degli utenti. L’obiettivo è di arrivare a produrre entro novembre/dicembre 2021 il primo progetto industrializzato del sistema H2PS. Entro il 2022 saranno installati almeno una decina di impianti pilota e ci sarà una verifica del loro funzionamento all’unisono. Successivamente, a partire dal 2023, verrà sviluppato un sistema di intelligenza artificiale che permetterà di armonizzare richieste, consumi, produzioni e stoccaggi di piccole comunità energetiche.

Secondo noi, il futuro è nell’idrogeno e nella gestione consapevole dell’energia.

Buon idrogeno a tutti!

Foto: Google Images

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