Ciclone in Europa: un resoconto dettagliato

L’Europa è stata recentemente colpita da una serie di cicloni che hanno causato gravi danni e interruzioni. Questo articolo esamina gli eventi meteorologici estremi accanitisi sull’Europa. Vengono riportati gli effetti del ciclone Ciaran sull’Europa.

Almeno 11 persone sono morte a causa dell’impatto della tempesta, che ha causato danni per milioni di euro a causa delle inondazioni, ha lasciato più di mezzo milione di case in Francia senza luce e ha alimentato un incendio forestale incontrollato in Spagna [1]. Questo gigantesco ciclone extratropicale è stato il più virulento degli ultimi tempi in Europa occidentale.
In Francia, fino a un milione di case sono rimaste senza elettricità, e i venti di forza uragano hanno abbattuto alberi e danneggiato case e altre infrastrutture. In Spagna, la zona più colpita è stata il nord-ovest della penisola [2]. Un incendio forestale dichiarato a est del paese ha già colpito circa 2.000 ettari e ha costretto all’evacuazione di circa 850 persone da diversi comuni della zona.

La tempesta Ciaran è nata a seguito dello scontro tra masse d’aria fredde e calde nell’ovest dell’Atlantico, ed è al momento l’evento meteorologico più intenso del 2023. Gli effetti della perturbazione associata al vortice hanno riguardato tutti i Paesi del Mediterraneo, ma anche i Paesi della penisola scandinava, quelli balcanici e, in misura molto minore, la Grecia [3].

La tempesta Ciaran

La tempesta Ciaran è stata una tempesta potente e distruttiva che ha colpito l’Europa occidentale e l’Italia a partire dal 1° novembre 2023. Questa tempesta ha seguito la traiettoria del ciclone Babet, che aveva precedentemente colpito l’Italia [4].

La traiettoria del ciclone Ciaran ha toccato Francia, Regno Unito e Italia, portando con sé venti a oltre 150 km/h, nubifragi e inondazioni. In Italia, la tempesta ha portato maltempo con abbondanti piogge e forti venti. Le previsioni indicavano precipitazioni fino a 100-150 mm in meno di 24 ore, con picchi superiori (150-200 mm) nelle Alpi orientali tra Veneto e Friuli [4].

Ciclone devastante nel centro Europa

La bassa pressione proveniente dall’oceano Atlantico ha portato tempeste di vento sulla Francia e sul Regno Unito. Piogge abbondanti hanno colpito la regione alpina, in particolar modo Italia, Austria e Slovenia. In particolare, nel nord-ovest della Francia sono state registrate raffiche fino a circa 200 km/h. L’Inghilterra meridionale e la Francia settentrionale si sono ritrovate di fronte condizioni mai viste prima per via delle energie in gioco: stiamo entrando in una nuova era di tempeste visto che il riscaldamento climatico ha aumentato l’energia nel sistema [5].

Regioni più colpite dalla tempesta Ciaran. Fonte: Today.it

La tempesta Ciaran si è presentata come un uragano, generatosi da correnti d’aria molto fredde in discesa dal Canada che incontrano correnti d’aria calda presenti in Europa, innescando potenti correnti a getto sul Nord Atlantico.
Secondo le stime la depressione ha raggiunto un potenziale attorno a 950 hPa: si tratta della pressione più bassa mai registrata nel Regno Unito a novembre dal 1954. Il gradiente di pressione ha innescato raffiche di vento lineari che colpendo la Francia nordoccidentale. Le coste della Bretagna e della Normandia si sono ritrovate di fronte inondazioni costiere e fluviali. La potenza della tempesta è paragonabile a un uragano di categoria 2.

Effetti del ciclone Ciaran in Europa

La tempesta Ciaran ha avuto effetti devastanti in Toscana. Si sono registrati venti fino a 150 chilometri orari e piogge mai così forti da almeno mezzo secolo. Il bilancio parla di almeno due dispersi e 6 morti [6]. Il governo ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per dodici mesi e la premier Giorgia Meloni ha annunciato lo stanziamento di “cinque milioni di euro per le misure più urgenti“. Il governatore toscano Eugenio Giani parla di danni “sui 300 milioni”, secondo le prime stime “assolutamente parziali” [6].
Il maltempo ha colpito, con venti forti e pioggia, anche altre regioni, come Friuli-Venezia Giulia e Sardegna. Il Sindacato Italiano Balneari stima danni per almeno cento0 milioni di euro per “le forti mareggiate di questi giorni che non hanno risparmiato nessuna località costiera”.
In arrivo una nuova perturbazione atlantica, con il maltempo che domenica 5 si concentrerà sul Triveneto, ancora in Toscana, poi su Umbria, Lazio e Campania. Attesi venti fortissimi di Libeccio e Scirocco che soffieranno con raffiche fino a 90 km/h [6].

Conclusioni

Questi eventi mettono in evidenza l’importanza della preparazione e della previsione in caso di eventi meteorologici estremi. Mentre le comunità continuano a riprendersi e a ricostruire, gli scienziati e i meteorologi lavorano per capire meglio questi eventi e per prevedere futuri cicloni con maggiore precisione. La speranza è che queste informazioni possano aiutare a mitigare l’impatto di future tempeste e a proteggere le vite umane.

Fondamentale, completamente allineato con i nostri canoni, risulta essere il monitoraggio delle emissioni antropiche che hanno un forte impatto in termini di cambiamenti climatici, che sono alla base di questi eventi catastrofici e imprevedibili. Sul nostro blog, ci sono numerosi articoli in merito.

Fonti

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