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Inquinamento dei motori a combustione: tutto quello che forse non sapevi

Inquinamento dei motori a combustione: tutto quello che forse non sapevi

Quanti di noi a casa, quotidianamente, utilizzano i fornelli per cucinare o quanti di noi utilizzano la macchina od il motorino per fare la maggior parte degli spostamenti, anche i più piccoli? Oserei dire tutti. Ma forse non tutti si soffermano a riflettere sull’importanza che ha ogni singola azione e le potenziali conseguenze che queste possono avere sulla nostra salute e sull’ambiente.

Oggi parleremo di un composto chimico con il quale abbiamo a che fare ogni giorno: il biossido di azoto. Con formula chimica NO2, il biossido di azoto è uno dei principali inquinanti atmosferici che, insieme al PM10 e al PM2.5, rappresenta un importante rischio per la salute umana.

Lo sviluppo industriale e agricolo degli ultimi decenni ha condotto ad un aumento delle concentrazioni di inquinanti in atmosfera e nella biosfera e con i quali entriamo quotidianamente in contatto sia all’aperto (outdoor exposure) che al chiuso (indoor exposure).

Il biossido d’azoto in breve

L’NO2 è uno dei composti azotati più studiati, il quale, in piccole quantità, è presente naturalmente in atmosfera ma dalla seconda metà degli anni 90’ la sua concentrazione nell’aria ha registrato un costante aumento, soprattutto nelle aree più industrializzate del mondo.La sorgente principale del biossido di azoto all’aperto è rappresentata dalle emissioni delle combustioni ad alta temperatura e pressione che avvengono, per esempio, nei motori delle automobili, nelle centrali termoelettriche o nelle industrie a carbone.

Per quanto riguarda l’indoor exposure, questo si verifica invece nei luoghi dove solitamente trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, come case od uffici, e dove l’NO2 viene prodotto dall’utilizzo di fornelli a gas o di caldaie per il riscaldamento.

L’NO2 è un gas reattivo, irritante, di colore bruno e con odore pungente. Studi scientifici lo hanno individuato come responsabile dell’aggravamento di malattie respiratorie, come asma ed edema polmonare, e di malattie cardiovascolari.

Come e quanto influenza la qualità dell’aria

Secondo i dati dei report di ARPAE, nel 2018 la situazione delle concentrazioni di biossido di azoto nell’aria in Emilia-Romagna è migliorata rispetto alle annate precedenti, ma continuano a persistere superamenti dei limiti della media annua (40 μg/m3), soprattutto a Bologna e Modena, in stazioni di monitoraggio collocate a bordo strada. Nel 2017 invece sono state registrate un numero maggiore di giornate con superamento dei limiti a Bologna, Modena e Reggio Emilia, così come nel 2016, 2015 e 2014. In generale le concentrazioni di NO2 risultano più elevate nella parte centrale della pianura, in prossimità degli agglomerati urbani e delle principali arterie stradali, e tutte le criticità registrate durante l’anno sono dovute quasi sempre a situazioni di intenso traffico veicolare.

L’NO2 e le norme EUROx

Dal 1993 circa è stato inserito nell’area euro lo standard automobilistico EUROx per le emissioni delle autovetture in modo da poter controllare e contenere, attraverso motori sempre più efficienti, la produzione di gas tossici. Per quanto comunque ne potremo minimizzare la produzione, questi gas saranno sempre presenti in quanto la chimica e la fisica della combustione non può essere modificata.

Londra per esempio, che è una delle più grandi e popolose metropoli europee, ha introdotto un’area a bassa emissione di NO2 proprio in questo periodo dopo la valutazione delle REALI emissioni dei mezzi automobilistici.
Di seguito il grafico delle emissioni delle autovetture a diesel a seconda degli standard EURO misurati con sistemi automatici a bordo durante il normale ciclo di lavoro dei mezzi:

Distribuzione-NO2-Standard-EuroX-BeLabs-da-AirQualityNews

Distribuzione delle emissioni di NOx da parte delle macchine a diesel con standard EURO.
Fonte: Air Quality News

Il grafico permette di vedere i quartili di interesse rispetto ai grammi di NOx prodotti al chilometro e, come si può notare, solo il 25-50% delle auto Euro 6 SCR hanno fortemente e drasticamente ridotto l’emissione del gas tossico (riduzione della banda blu scuro e verde) rispetto alle precedenti. Inoltre, solo a partire dalle Euro 6 la quasi totalità delle auto presentano emissioni al di sotto di 1 g/km, contrariamente alle Euro 5, Euro 4, Euro 3 ed Euro 2.

Per questi motivi, Londra ha introdotto un divieto assoluto di transito nel centro cittadino, ingresso autorizzato solo a pagamento, come l’area “C” di Milano, o consentito solo a mezzi a propulsione elettrica.

L’avanzamento tecnologico e la produzione di soluzioni sempre più innovative hanno portato ad un’assuefazione al comfort che difficilmente vorremo abbandonare ma la consapevolezza di queste problematiche dovrà prendere il posto della pigrizia e spingerci verso uno stile di vita più conservativo e rispettoso delle risorse in cui e di cui viviamo.

C’è ancora molto da dire sull’argomento…

Nei prossimi articoli parleremo ancora di questo gas e andremo a vedere alcune delle attività che sono state svolte dalla cittadinanza bolognese, e di altre parti d’Italia, al fine di sensibilizzare gli utenti ad un uso più consapevole dei nostri adoratissimi mezzi di locomozione, puntando al concetto di utilizzo dei mezzi pubblici come abitudine e dovere quotidiano e collettivo verso noi stessi, i nostri figli ed il pianeta: non può più essere conveniente prendere l’aereo per spostarsi da Milano a Napoli rispetto al treno…

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