BeLabs - Cucina Ambiente nel rapporto della World Bank Org

Come la cucina mette a rischio l’ambiente e il clima

Buona parte degli abitanti del Sud America, Africa e Asia ricorrono a legna e carbone per la cucina, con ovvie conseguenze su l’ambiente e sulla qualità dell’aria.

Secondo quanto riportato nel report “State of Access to Modern Energy Cooking Services” (Stato dell’accesso ai Moderni Servizi Energetici per la Cottura) della World Bank, 4 miliardi di persone nel 2020 sono ancora costrette ad usare legna e carbone per cucinare, con un impatto non indifferente sulla salute e su economia, società, ambiente e cambiamenti climatici.

I dati della ricerca

I ricercatori della World Bank Organization, grazie ad una nuova metodologia di ricerca più dettagliata di quanto fatto in passato, hanno riscontrato come la situazione si presenti critica specie nei paesi in via di sviluppo.

In particolare il report è andato ad indagare sull’effettiva situazione presente nelle unità abitative per quanto riguarda le attrezzature dedicate alla cucina e alle fonti energetiche di vari paesi emergenti e del terzo mondo, per capire come queste potessero avere un effetto sulla qualità dell’aria e del clima.

Il risultato principale mette in evidenza che solo il 10% della popolazione nella fascia sub-sahariana, il 36% dell’Asia Orientale e il 56% di quella nell’America Latina e Caraibi ha accesso a forme moderne di energia per i propri bisogni culinari.

La mancanza di accesso a fonti di energia pulite, efficienti, convenienti, sicure, affidabili e, fattore non meno importante, economicamente accessibili, costa complessivamente al mondo più di 2.4 trilioni di dollari a causa degli effetti su salute, clima e ambiente, nonchè anche sull’uguaglianza tra i sessi.

A questo riguardo Maktar Diop (vice presidente alle Infrastrutture della World Bank), afferma che le donne sono coloro che subiscono in modo più sensibile questa disparità e i costi su salute, sicurezza e riduzione della produttività individuale. 

Tale costo sociale è anche peggiorato durante l’attuale pandemia da COVID-19: l’utilizzo di carburanti inquinanti potrebbe rendere più suscettibili tali popolazioni agli effetti del virus per via di sistemi immunitari debilitati dalle sostanze inquinanti e pre-esistenti afflizioni respiratorie dovute alla qualità dell’aria respirata.

I costi per affrontare il problema e salvaguardare l’ambiente

Saranno complessivamente necessari almeno 150 miliardi di dollari ogni anno per migliorare questa situazione (secondo il più pessimistico degli scenari presi in esame), uno dei vari tasselli (ancorchè indispensabile) per il raggiungimento degli obiettivi “green” che si è data l’ONU per il 2030. 

Anche prendendo in esame le opzioni più ottimistiche, il costo degli interventi di miglioramento delle infrastrutture di distribuzione, finanziamento delle popolazioni pià povere per l’adozione di strumenti e stoviglie migliorative e meno inquinanti, richiederà interventi per almeno 10 miliardi di dollari ogni anni da qui al 2030.

Cosa la World Bank propone di fare

Pratendo da questo report, la World Bank ha dato vita ad una serie di iniziative per stimolare una serie di interventi che possano portare ad un progressivo miglioramento delle condizioni di vita nei paesi oggetti degli interventi, con progetti di collaborazione e stimolo per governi, imprese e cittadini sensibilizzati al problema.

In particolar modo sono indicate tre raccomandazioni chiave alla base di tutti i progetti e iniziative correlate:

  • Creazione di coalizioni di alto profilo di leader politici per assicurare un accesso prioritario ai servizi di cottura moderni nelle singole aree nazionali
  • Formalizzare la richiesta di energia per la cottura nei piani energetici nazionali e lo sviluppo di strategie per raggiungere l’agognato accesso universale che rispetti i diversi bisogni delle specificihe popolazioni, le locali condizioni di mercato e la comparazione dei diversi vantaggi dati da una diversificazione di fonti energentiche in base alle risorse disponibili in loco
  • Un robusto incremento dei finanziamenti per la creazione di servizi energetici per la cottura al dettaglio affinchè questo processo di aggiornamento tecnologico e culturale possa riguardare una sempre più vasta platea di persone che fanno parte di quei 4 miliardi di persone svantaggiate

Resta da vedere come nei prossimi anni la situazione muterà e se il flusso di investimenti e sforzi porterà ad effetti concreti sulla vita di queste persone e, più in generale, sulla qualità dell’aria e del clima in cui si trovano a vivere.

Fonti: https://www.worldbank.org/en/topic/energy/publication/the-state-of-access-to-modern-energy-cooking-services

https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/household-air-pollution-and-health

Foto di Pok Rie da Pexels

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