Alstom Coradia treno ad idrogeno

In Germania in servizio i primi treni ad idrogeno

Gli Alstom Coradia iLint sono i primi treni al mondo completamente alimentati ad idrogeno e saranno utilizzati in sostituzione delle motrici tradizionali diesel nel Nord del paese.

Dopo un periodo di test iniziato a maggio 2018, due tratte tra Cuxhaven e Buxtehude (ad ovest di Amburgo) saranno dotate dei primi treni alimentati con pile a combustibile ad idrogeno del mondo, assicurando quindi emissioni zero lungo il tragitto e un primato tecnologico invidiabile per la Germania.

Le prestazioni sono in tutto simili a quelle dei mezzi tradizionali che vanno a sostituire – velocità di crociera 140 km/h, autonomia di circa 1000 km più che sufficienti per coprire tratte locali giornaliere che sono nell’ordine di 100 km massimo per singolo tragitto  – così come il loro aspetto, progettualmente mantenuto il più simile possibile a quello dei treni che i pendolari sono abituati già a prendere ogni giorno per assicurare una transizione indolore tra i due tipi di propulsione.

Il rifornimento delle celle avverrà in una specifica stazione mobile installata appositamente nei pressi di Bremervorde, dove verranno rifornite le celle a combustibile con l’idrogeno gassoso pompato negli appositi serbatoi. Una stazione apposita, fissa e con maggiori capacità di servizio, è prevista entro il 2021, non appena anche altri 14 treni verranno consegnati come da programma da parte del produttore Alstom, consentendo quindi alla Bassa Sassonia di avere in servizio solo treni a zero emissioni per il trasporto locale.

Le celle alimentano direttamente il motore elettrico della motrice, mentre un gruppo di batterie tradizionali funge da tampone e da sistema di alimentazione dei servizi di bordo, nonché come dispositivo atto a stoccare il recupero d’energia dovuto alle frenate.

Questi treni non sono comunque un’alternativa alle normali motrici elettriche, ma rappresentano un buon “aggiornamento” in quei contesti dove le linee ferroviarie non siano già elettrificate – ed elettrificare una ferrovia è un procedimento molto costoso e dispendioso anche in termini di tempo, mentre il costo di un mezzo ad idrogeno (al momento 81 milioni di euro per treno, con le batterie che incidono per gran parte di questa somma) è comunque ammortizzato in circa 10 anni di servizio e genera un ritorno economico positivo rispetto il diesel nei seguenti 20 anni di vita operativa stimata per ciascun mezzo.

Riguardo le emissioni è giusto notare come l’obiettivo di “zero emissioni” sia effettivamente raggiunto lungo il percorso del treno, mentre a monte dipende sempre da come viene generato l’idrogeno utilizzato.

Fonte: Alstom

Foto: Alstom

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