Metalli pesanti nelle polveri sottili PM10

La categoria dei metalli pesanti consta di una settantina di elementi caratterizzati dall’essere metalli dalla densità superiore ai 5 g/cm3, ma quelli rilevanti ai fini della qualità dell’aria, facendo parte del particolato atmosferico presente nell’aria, sono una ventina, alcuni dei quali (Piombo, Arsenico, Cadmio e Nichel) sono presi in esame dalle norme per la qualità dell’aria.

Caratteristiche generali e origine dei metalli pesanti come inquinanti dell’aria

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Emissioni in aria – foto By Alfred T. Palmer

In generale i metalli pesanti rientrano nei fenomeni di inquinamento atmosferico come parte solida, trasportata nel particolato aereo di dimensioni variabili e analizzata come concentrazione rilevata nella frazione PM10 delle polveri sottili tramite l’utilizzo di polverometri e successiva analisi dei filtri campionati in laboratorio.

La gran parte dei metalli pesanti presenti in “aria” dipendono da attività d’origine umana. per lo più combustione di carbone e oli combustibili, estrazione e lavorazioni minerarie, fonderie e raffinerie, industria della ceramica, attività agricole, produzione d’energia e inceneritori per rifiuti. Per quanto riguarda il Piombo, fino al 2002 (anno dell’introduzione della benzina verde con limite di Pb di 0,013 g/litro) la sua presenza nella benzina “rossa” come antidetonante ne causava una presenza piuttosto sensibile in ambito urbano, specie nelle aree con traffico congestionato.

Effetti sull’uomo e l’ambiente

Tutti i metalli pesanti hanno effetti più o meno nocivi sull’uomo, pertanto non è strano che siano stati presi in esame dalle norme contro l’inquinamento e per la qualità dell’aria.

Il Piombo, ad esempio, era già stato normato dal DM 60/2002. E’ un elemento altamente tossico, in grado di essere assorbito per ingestione o inalazione. Nel secondo caso entra direttamente nella circolazione sanguigna andandosi a depositare nelle ossa, fegato, muscoli, reni e cervello. Gli effetti evidenti – ben nota è la sindrome detta “saturnismo” – ne hanno portato una progressiva e rapida riduzione nell’utilizzo in fonti potenzialmente intossicanti sia per attività industriali che per impieghi civili. L’esposizione a lungo termine, tipo l’assorbimento graduale di piccole quantità tramite l’inquinamento da traffico cittadino, produce un effetto accumulo con effetti a lungo termine registrabili come forme patologiche e croniche lievi di disturbi nervosi, anemie e dolori addominali.

È un elemento in traccia altamente tossico che provoca avvelenamento per gli esseri umani; assorbito attraverso l’epitelio polmonare entra nel circolo sanguigno e si distribuisce in quantità decrescenti nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei muscoli e nel cervello. La conoscenza dell’azione tossica del piombo e del saturnismo come fenomeno più grave ed evidente, ha portato ad una drastica riduzione delle possibili fonti di intossicazione, sia nel campo industriale che civile. L’esposizione al piombo presente nelle atmosfere urbane e di provenienza autoveicolare, essendo un fenomeno quotidiano e protratto per l’intero corso della vita, può determinare a causa del suo accumulo all’interno dell’organismo, effetti registrabili come forma patologica.

I composti basati su Cadmio e Nichel sono classificati dalla IARC (Agenzia di ricerca sul cancro) come cancerogeni. L’esposizione all’arsenico inorganico può infine causare vari effetti sulla salute umana, a partire dall’irritazione delle mucose di stomaco, intestino e polmoni.

Limiti di legge e riferimenti normativi per i metalli pesanti nel PM10

Le leggi sulla qualità dell’aria prendono in esame i metalli pesanti nel Dlgs. 155/2010

InquinanteTipo protezioneIndice statisticoUnità di misuraValore obiettivoSoglia val. sup.Soglia val. inf.
Cadmiosalute umanamedia annualeng/m35,032
Arsenicosalute umanamedia annualeng/m36,03,62,4
Nichelsalute umanamedia annualeng/m320,01410
Pbsalute umanamedia annualeμg/m³0,50,350,25
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